Negli ultimi anni, il settore automobilistico italiano ha visto un progressivo spostamento verso la mobilità elettrica. Sempre più automobilisti stanno considerando l’acquisto di veicoli elettrici o ibridi, spinti sia da motivazioni ambientali che da vantaggi economici legati agli incentivi statali. Tuttavia, la diffusione di questa tipologia di veicoli presenta ancora alcune criticità legate all’infrastruttura di ricarica, ai costi iniziali e alla conoscenza del prodotto.
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Gli incentivi promossi dal governo italiano, come l’Ecobonus, hanno favorito l’acquisto di auto a basse emissioni. Tali misure comprendono contributi diretti, sconti sul prezzo d’acquisto e agevolazioni fiscali, mirate a stimolare un mercato che deve ancora raggiungere una piena maturità. Le fasce di incentivo sono differenziate in base alle emissioni di CO₂ e spesso legate anche alla rottamazione di veicoli più inquinanti.
Nonostante questi aiuti, uno degli ostacoli principali rimane la carenza di infrastrutture di ricarica. In molte zone del Paese, soprattutto nelle aree interne o rurali, le colonnine pubbliche sono ancora troppo poche o mal distribuite. Questo limita la possibilità di ricaricare i veicoli in tempi ragionevoli, generando incertezza tra i potenziali acquirenti. Anche nei centri urbani, la presenza delle colonnine non sempre è proporzionata alla domanda crescente.